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domenica 19 settembre 2010

Bulgaria



Abitanti e territorio

Grande un terzo dell'Italia il territorio della Bulgaria è di 110.994 Kmq con Sofia come capitale. La Bulgaria conta 18 montagne, la più alta è Rila che raggiunge i 2.850 m di altezza. Durante l'inverno le montagne sono una rinomata meta turistica sia per gli sport invernali che per il relax. I resort invernali più famosi sono Borovetz, Bansko, and Pamporovo. I resort sul Mar Nero più famosi sono Zlatni piasazi (sabbia dorata), Albena, St. Konstantin and Helena, Slantchev briag (spiagge soleggiate), etc.
Durante l'anno 2001 la Bulgaria è stata visitata da più di 5 milioni di turisti.
La popolazione è di 8.340.000 persone e la densità è di 75,1 persone per Kmq. Circa 6 milioni di persone in età lavorativa di cui attiva 4,5. Forte minoranza turca (700 mila persone). La popolazione cittadina è di 5.634.000 persone, concentrate in 30 città. Principali città: Sofia, Pleven, Ruse, Varna, Plovdiv, Burgas.
La voce "Bulgaria", riferita non soltanto all'attuale territorio del sud-est europeo ma ad un'area molto più estesa, viene utilizzata per la prima volta nel 681 d.C. nelle fonti bizantine. Da questo periodo fino alla fine del secolo IX, il "popolo bulgaro" era formato da tre gruppi umani principali ben distinti tra loro: Slavi, Proto-bulgari (ovvero i Bulgari originari) e Traci (latinizzati), che si andranno a fondere fino a costituire una unica entità.Oggi i gruppi etnici sono così ripartiti: Bulgari (85,3%),Turchi (8,5%), Zingari (2,6%)altri (3,6%).
Le maggiori città della Bulgaria sono:Sofia (1.096.000 ab.), Plovdiv (341.000 ab.), Varna (315.000 ab.), Burgas (193.000 ab.), Russe (162.000 ab.), Stara Zagora (144.000 ab.)
Pleven (122.000 ab.)
Quando la Bulgaria è entrata nel vorticoso circo del capitalismo, nessuno ha detto ai suoi cittadini che stavano camminando su un filo sospeso senza rete di sicurezza. Quello che i visitatori incontrano oggi è un paese che lotta per adattarsi al mondo moderno con una popolazione molto ospitale, a dispetto del caos economico e sociale in cui versa. La Bulgaria urbana, specialmente Sofia, è molto cambiata. Nei paesi, invece, si possono ancora incontrare persone che vanno a lavorare con l'asino e mangiano patate coltivate nel proprio orto e formaggio fatto in casa. La differenza è che trascorrono la serata davanti a una TV satellitare.
Naturalmente l'inflazione galoppante permette agli stranieri e ai turisti che hanno valuta pregiata di frequentare località di villeggiatura montane e balneari spendendo cifre irrisorie. E non sono necessarie grandi spese per apprezzare le splendide montagne bulgare, i monasteri simili a eremi, le chiese, le moschee, le rovine romane e bizantine e l'eccellente caffè che viene offerto dovunque si vada.

Ordinamento politico

La Bulgaria è una Repubblica Parlamentare la cui costituzione del 1991 conferma la separazione dei poteri.Ordinamento Politico Repubblica Parlamentare, con una Assemblea popolare unicamente di 240 seggi eletta per quattro anni e un presidente eletto a suffragio universale per cinque anni.
Il 17 giugno 2001 è stato eletto a furor di popolo SIMEONE II di Bulgaria ( ex sovrano) il quale guiderà la Bulgaria con l'incarico di primo ministro. Il suo partito ha conquistato 120 dei 240 seggi esistenti, solo uno in meno rispetto alla maggioranza assoluta.
Oltre alle riforme e all'ingresso nell'Unione Europea, il nuovo governo farà il possibile per aderire alla NATO entro il 2003. La Bulgaria ha soddisfatto i criteri politici di Copenaghen (1993) per l'adesione all'Unione Europea e può definirsi una democrazia consolidata con una politica estera moderata.
Il capo dello stato è il Presidente della Repubblica che ha il compito di difendere l'unità della nazione e rappresenta lo Stato nelle relazioni internazionali. E' assistito dal Vice-Presidente. Il Presidente è anche il comandante supremo delle forze armate e presiede il Consiglio di Sicurezza Nazionale. Svolge una funzione primaria nella nomina del Primo Ministro.

Clima

Il clima è di tipo continentale, paragonabile a quello dell'Italia Settentrionale.Il periodo migliore per viaggiare all'interno del paese è quello compreso tra maggio e settembre. La stagione balneare sulle rive del Mar Nero comincia da giugno per prolungarsi quasi fino a settembre (25° in agosto). L'inverno è piuttosto rigido con cieli coperti.

Lingua

Il bulgaro è una delle lingue slave del gruppo meridionale di cui fanno parte anche lo sloveno e il serbo-croato (ultimamente, per motivi politici, suddiviso in due: il serbo e il croato).
Alcuni linguisti parlano di un'altra lingua dello stesso gruppo: il macedone, ma forse pochi sanno che la lingua macedone fu "creata" con un decreto politico il 2 agosto 1944 nel monastero di "Prohor Pcinski", nella odierna Macedonia settentrionale, a seguito degli interessi politici di Stalin e del leader jugoslavo Tito. Il macedone in realtà è uno dei dialetti bulgari occidentali; dell'esistenza di una lingua macedone prima del 1944 non risulta nessuna testimonianza scritta.
La caratteristica particolare della lingua bulgara è che, a differenza delle altre lingue slave, il bulgaro non ha conservato il sistema flessionale ( le declinazioni ): nella lingua bulgara i casi non esistono, essa cioè è "analitica" come l'italiano e come le altre lingue neolatine. Una delle poche tracce dei casi è il vocativo che viene tuttora usato specialmente con i nomi propri maschili.
Per gli italiani che hanno l'intenzione di studiare una lingua slava: la mancanza delle declinazioni è uno dei vantaggi del bulgaro. Se avete dimenticato le declinazioni del latino avrete sicuramente più difficoltà studiando il russo, il serbo o lo sloveno.




Valuta

Secondo la normativa valutaria attualmente in vigore (dall'agosto 2000) l'importazione di valuta da parte degli stranieri è libera, ma deve essere dichiarata all'ingresso nel Paese per importi superiori all'equivalente di 2.000 marchi tedeschi.
L'esportazione di valuta è libera fino al controvalore di 2.000 nuovi leva (BGN), cifre superiori, fino al controvalore di 20.000 nuovi leva, devono essere dichiarate. Per importi superiori a 20.000 nuovi leva occorre un'autorizzazione della Banca Nazionale Bulgara.
Fino al 31.12.2001 il Lev (BGN) era ancorato al marco tedesco (DM) con parità fissata al livello 1:1; dal 1° gennaio 2002, quindi, il Lev (BGN) risulta ancorato all'Euro, con parità fissata al livello di conversione DM/EURO, ovvero al livello 1:1,95583.
Il cambio è libero e può essere facilmente effettuato anche presso i numerosi uffici cambio autorizzati. Si raccomanda, tuttavia, di diffidare di eventuali offerte di cambio particolarmente vantaggiose che vengono normalmente proposte per strada nei pressi delle maggiori zone turistiche. Dal 1° luglio 1999 è stata introdotta unanuova valuta che si chiama sempre "LEV" ma il cui nuovo valore unitario è posto pari a mille "vecchi leva".
Dal 1° gennaio 2000 tutte le vecchie banconote e monete non sono più in circolazione; molti prezzi, tuttavia, vengono ancora esposti con la doppia cifratura in vecchi leva (sigla BGL) e nuovi leva (BGN). La circostanza che non vi sia stato un cambio di nome delle valute può ingenerare (soprattutto nei turisti stranieri) problemi: è giunta notizia di raggiri compiuti nei confronti dei turisti stranieri cui sono state vendute banconote di vecchio tipo spacciandole per banconote di nuovo tipo. Si consiglia, pertanto, di informarsi presso gli alberghi, le banche bulgare e i posti di frontiera dove dovrebbero essere disponibili appositi opuscoli illustrativi per gli stranieri, redatti nelle principali lingue.

Carte di credito e assegni (circolari o traveller's cheques): la diffusione del loro utilizzo sta aumentando, ma è ancora molto al di sotto degli standard europei; è comunque sconsigliabile usare la moneta elettronica al di fuori dei grandi alberghi e ristoranti e degli esercizi commerciali più importanti. Presso le maggiori agenzie bancarie delle principali città sono già in funzione sportelli "Bancomat" attivi anche con le più diffuse carte di credito.



Religione
La principale è la cristiana ortodossa orientale.
Ci sono poi 900 mila mussulmani e piccole minoranze di cattolici, protestanti ebrei ed altre religioni;

Cristiana Ortodossa (85%)
Mussulmana (13%)
Ebraica (0,8%)
Cattolica Romana (0,5%)
Altre (0,7%)




Festività & tradizioni popolari

Le festività pubbliche comprendono 
Capodanno
 1 e 2 gennaio,
la Festa della Liberazione del 1878 - 3 marzo,
la Festa dell'alfabeto cirillico - 24 maggio
Natale -25 e 26 dicembre. La ragione per cui Natale è festeggiato in due giorni è che durante il periodo comunista erano proibite le cerimonie religiose e quindi i bulgari inventarono una celebrazione secolare - e sospettosamente simile al Natale - per il giorno seguente. Dal crollo del comunismo, Natale viene nuovamente festeggiato il 25, ma la festa del giorno successivo è stata saggiamente mantenuta.

I bulgari osservano una serie di usi tradizionali che riflette l'attaccamento alla natura e ai riti stagionali dell'agricoltura.
Il 1° marzo i bulgari si scambiano martenitsi, collane con fiocchi rossi e bianchi che vengono indossate per ottenere salute e felicità con l'arrivo della primavera. Chi indossa questa collana deve legare la martenitsa all'albero più vicino quando vede la sua prima cicogna della stagione.
 


· Surovakane, in gennaio, riti per augurare un felice anno nuovo
· Trifon Zarezan, il 14 febbraio, è l'antica festa dei vignaioli:le viti vengono potate e bagnate col vino per assicurare un raccolto generoso.
· Lazaruvane, in aprile, festa di S. Lazaro, dedicata alle ragazze da marito.
· Sirenitza, il giorno del perdono.
· Georgjovden, il 6 maggio, festa dei pastori.
· Nestinarki, il 21 maggio, festa dei Ss. Costantino ed Elena: i Nestinarki sono danzatori a piedi nudi sui carboni ardenti.
· Vidovden, il 15 giugno, il giorno di Vida la quale porta la grandine sulla terra.
· Koleduvane, a Natale, gruppi di cantori che vanno di casa in casa.
· Kukeri, agli ultimi giorni di dicembre, specie di carnevale, con maschere (sirviskari) zoomorfe, legato agli antichi culti della fertilità


Al Koprivshtitsa Folk Festival, che si svolge ogni 4 anni, partecipano circa 4000 finalisti. C'è un festival biennale a Pernik nel quale i partecipanti, indossando maschere e costumi tradizionali, compiono antichi balli per scacciare gli spiriti maligni e chiedere agli spiriti buoni un raccolto favorevole. Koukeri è un'altra festa primaverile, particolarmente sentita nei monti Rodopi. Il Festival delle Rose viene celebrato con canti e balli popolari a Kazanlâk e Karlovo la prima domenica di giugno.



Cultura & tempo libero
La Bulgaria, posta nell'angolo sud-orientale dell'Europa, alle porte dell'Asia, presenta caratteri particolari che la differenziano dagli altri Paesi balcanici. E'una specie di crocicchio slavo sul quale cinque secoli di dominazione turca hanno lasciato un'impronta profonda.
Nel carattere, nei cibi, nell'arte popolare bulgara, si riscontrano chiare influenze orientali mentre nelle consuetudini legate al lavoro della terra e al culto si sono conservate le primitive concezioni slave, quando non addirittura residui di quelle trace e romane.
Un aspetto importante del carattere bulgaro è l'attaccamento alla natura. Il bulgaro era un popolo prevalentemente di agricoltori e ancora oggi l'agricoltura riveste importanza nell'economia del paese. La terra è famosa per i suoi frutti: roseti, vigneti, campi coltivati a grano, riso, tabacco, ortaggi, si succedono a perdita d'occhio.
Questo attaccamento alla terra si riflette nelle vecchie leggende e nei riti che accompagnano i diversi momenti della vita umana. La nascita è circondata da favole nelle quali il mondo vegetale ha una funzione di primo piano. In alcune canzoni femminili si rievocano i tempi in cui i matrimoni erano combinati dalle famiglie e la donna affrontava una vita coniugale come esperienza ingrata e dolorosa. A volte anche i canti nuziali hanno accenti di disperazione. In altri canti, freschi e piacevoli, l'amore è idealizzato, concepito come un sentimento serio, elevato, pieno di tenerezza e di immagini soavi. Non si incontrano mai volgarità ed erotismo, piuttosto timidezza, sentimenti delicati, devozione.
I bulgari hanno in comune con gli altri popoli balcanici la passione per la danza. La danza nazionale è chiamatahorò. E' un girotondo senza fine eseguito da lunghe catene di ballerini al suono della gadulka, del kaval e dei tamburi. I piedi si incrociano così veloci che l'occhio non li può seguire. Nel mezzo del cerchio alcuni giovani improvvisano danzando scene amorose, piene di civetteria paesana. Una fanciulla lascia cadere il fazzoletto, il giovane lo raccoglie, la insegue. La fanciulla si schermisce, inventa nuove astuzie e il gioco amoroso prosegue con altre coppie in una catena continua.
Dopo cinque secoli di dominio turco, la cultura bulgara è rinata nel XIX secolo mentre artisti e scrittori cercavano di risvegliare la coscienza nazionale. Zahari Zograf (1810-53) dipinse magnifici affreschi ispirati dall'arte medievale bulgara nei monasteri. Le incisioni di monaci contemplativi appaiono nei musei dei monasteri sparsi in tutta la Bulgaria: i santi grandi come chicchi di riso sono particolarmente caratteristici.
Molti poeti bulgari sono legati a storie di violenza e di morte precoce e questo conferisce una certa intensità all'alto idealismo di personaggi come Hristo Botev (poeta popolare ribelle della fine del XIX secolo), Dimcho Debelyanov (poeta lirico ucciso nella prima guerra mondiale) e Geo Milev (poeta delle rivolte sociali successive alla prima guerra mondiale, rapito e ucciso dalla polizia).
Il grande vecchio della letteratura bulgara, Ivan Vazov, è uno dei pochi che è riuscito a superare i 30 anni di età. Il suo romanzo "Sotto il giogo" descrive la sollevazione del 1876 contro i turchi.
Un antico mito greco assegna a Orfeo e alle Muse origini trace, un'eredità che i cantanti bulgari prendono ancora molto seriamente.

canti religiosi ortodossi evocano il misticismo delle fiabe e delle leggende regionali, mentre gli spontanei canti e balli popolari uniscono origini classiche a una marcata influenza turca. L'interesse internazionale per la musica vocale bulgara è stimolato da gruppi come Le Mystere des Voix Bulgaires, che hanno fatto conoscere il canto corale polifonico femminile bulgaro in tutto il mondo.

Il bulgaro è una lingua slava scritta con l'alfabeto cirillico. I santi Cirillo e Metodio, due fratelli di Salonicco, inventarono questa scrittura nel IX secolo; uno dei legami più forti che lega bulgari e russi è proprio l'uso di questo alfabeto comune. Il russo è la seconda lingua dei vecchi bulgari ed è ancora insegnato nelle scuole. I giovani sono più interessati a una versione dell'inglese condita con parole dei classici del rock e slogan pubblicitari.

Al contrario di noi italiani, i bulgari muovono la testa a destra e a sinistra come gli indiani per dire sì, mentre il movimento in alto e in basso significa no.

Un Paese di bianche spiagge, di verdi montagne, di fiumi ricchi di storia e di splendidi monumenti. Per non parlare di tutti i suoi monasteri: un vero salto nel medioevo balcanico, ricco di mosaici e di pietre vissute, che ha visto passare sul suolo bulgaro gli invasori di tutta l'Europa orientale. Ai giovani offre oltre alle spiagge infinite possibilità di trovare nuovi amici, di confrontarsi- giorno dopo giorno - con una cultura diversa da scoprire.

Tra gli sport, lo sci è molto diffuso e la stagione della neve va da dicembre ad aprile. Il monte Vitosha, ai margini meridionali di Sofia, costituisce la più accessibile località sciistica bulgara, ma quella principale si trova a Borovets, 70 km a sud di Sofia, sullo sfondo delle più alte montagne dei Balcani. Pamporovo, nei monti Rodopi, è frequentata dai turisti dei gruppi organizzati, mentre Bansko nei monti Pirin è la stazione sciistica meno commercializzata della Bulgaria. L'alpinismo è praticabile e non bisogna essere Edmund Hillary per scalare il picco Musala. Si possono anche effettuare escursioni a piedi, meno impegnative, nella catena di Stara Planina e nei monti Rodopi.

I parchi nazionali sono numerosi e può valere la pena effettuare qualche escursione a visitarli, tra monti, laghi e foreste che caratterizzano il paesaggio:
-Riserva di Parangalitza e dei laghi della Maritza, superficie 30 kmq. Massiccio del Rila, a nord-ovest dei monti Rodopi, a sud di Sofia. Accesso da Samokov. Monti, laghi e foreste.
-Riserva di Srebarna superficie 6 kmq. A sud del Danubio, nel nord-est del paese, presso la frontiera rumena. Accesso da Silistra. Notevole zona lacustre, molto ricca di vegetazione e avifauna.
-Parco di Vikhren superficie 76 kmq. Massiccio del Pirine, nel sud-ovest del paese. Accesso da Razlog. Monti, laghi e foreste


L'artigianato bulgaro è conosciuto per stoffe, pizzi e tappeti tessuti a mano, ceramiche, gioielli, oggetti in legno intagliato, in rame e in ferro battuto, bambole in variopinti costumi nazionali, cuoio e pelletteria, essenza di rose che si trovano nei numerosi negozi tipici presenti sia nelle citàà che nei centri minori.

Studio – Passato e presente
Verso la metà del XIX secolo la Bulgaria, pur distante a poche ore di ferrovia da Vienna, ora per lo straniero un paese lontano e sconosciuto.I bulgari come popolo erano praticamente un'incognita.

In Occidente ne sapevano, dai libri a loro dedicati, più o meno tanto quanto si sapeva della tribù degli araucani in Cile o di quella di yoruba in Africa occidentale. Altrettanto "noti" erano anche gli altri paesi slavi.Evloghi Gheorghiev, ricco commerciante e mecenate bulgaro che durante la schiavitù ottomana era emigrato a Bucarest, 4 anni dopo la liberazione della propria Patria aveva previsto nel suo testamento la somma di 6 milioni di leva d'oro per un futuro ateneo bulgaro. Per rendere un'idea delle portate della donazione, rileviamo che lo stesso anno, l'Assemblea Nazionale aveva devoluto per i fabbisogni dell'istruzione (la popolazione del paese era a quell'epoca 3 milioni di abitanti) appena un milione e 800 mila leva.
Fedele ai suoi princìpi, E. Gheorghiev non condivise questa sua intenzione neanche con gli amici più intimi e solo nel1896 fece il primo passo in tal senso. Dichiarò, per segnalare la normalizzazione dei rapporti Bulgaria-Russia, rotti durante l'amministrazione di Stefan Stambolov, di cedere un terreno a Sofia di 10.000 mq, di sua proprietà, e di donare la somma di 800 mila leva per la costruzione della sede della futura università.
Solo nel 1897, dopo la morte del mecenate, si venne a sapere che oltre alle 800 mila leva, E. Gheorghiev aveva lasciato altri 6 millioni di leva per la fondazione di un'università. Da rilevare che nel testamento del donatore si sottolineava espressamente la necessità di insegnare nel futuro ateneo discipline che "appartenessero prevalentemente alle scienze positive e avessero applicazione nell'industria".
Nel 1924 iniziò la costruzione dell'edificio del Rettorato che a tutt'oggi è tra i più monumentali nel centro di Sofia.
Più tardi, uno dei primi e più famosi professori universitari in Bulgaria, prof. Ivan Shishmanov ebbe a scrivere che con quel suo gesto E. Gheorghiev era riuscito a erigersi un eterno monumento.




Costo della vita
Posto letto in camera doppia in dormitorio universitario senza uso di acqua calda25-30 € al mese
Alloggio in appartamentino per due persone, in residenza universitariaca.150 € al mese
Appartamento in affitto in città150 -250 € al mese
Hotel Bed&breakfast, prezzi economici10-15 € a notte
Hotel prezzi medi16-40€
Pasto completo in mensa universitaria2-3 €
Pasti in piccoli ristoranti e snack4- 10 €
Nonostante il 22% dell'IVA, probabilmente avrete modo di constatare che in Bulgaria i souvenir, gli ingressi alle varie attrattive del paese, i pasti e le bevande, nonché tutti i mezzi di trasporto (taxi compresi) sono economicirispetto all'Italia, o meglio, tutto ciò che riuscirete ad acquistare al medesimo prezzo dei bulgari costerà poco, mentre quando viene applicato il prezzo per turisti (ed è il caso della maggior parte degli alberghi) i costi possono aumentare notevolmente.
La valuta estera in contanti si cambia facilmente nei numerosi piccoli uffici di cambio, che di solito non imputano alcuna commissione. I travellers' cheque danno più problemi, perché molte banche non li accettano e quelle che li cambiano aggiungono una commissione del 5% circa. Gli sportelli di prelievo automatico sono molto diffusi a Sofia e nelle località di villeggiatura del Mar Nero, dove si possono ottenere anche gli anticipi di contante su carta di credito. È comunque meglio portarsi denaro contante.
Camerieri e tassisti si aspettano che arrotondiate il conto alla cifra superiore, mentre per quanto riguarda i taxi senza tassametro non è necessario aggiungere la mancia alla somma pattuita prima della partenza.






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