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lunedì 20 settembre 2010

Un bulgaro in arresto a Gallipoli

Scritto da Administrator   
Lunedì 20 Settembre 2010 12:49
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GALLIPOLI – Lei lavorava, lui ne godeva i frutti, soffiandole il denaro appena guadagnato. E se provava a dissentire, giù anche le botte dissuasive. Sembra che la cosa andasse avanti da un bel po’ di tempo. Non meno di due anni. Fino a quando lei, la vittima, non ha deciso di parlare e di denunciare il tutto. Questa mattina all’alba, dunque, Kotsi Mladenov Kotsev, bulgaro di 47 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati di varia natura, ha visto fare l’ingresso in casa dei carabinieri della compagnia di Gallipoli. Per contestargli una serie di nuovi reati, in flagranza: estorsione continuata aggravata, percosse e lesioni personali. L’hanno beccato proprio mentre stava per alzare le mani alla donna. La quale altri non sarebbe, che la figlia della convivente dell'uomo. Sapevano che era in zona. Da poco arrivato dal suo Paese natale, dal quale, a quanto pare, faceva la spola. Anche se s'ignora con quale cadenza questo avvenisse.

L’attività d’indagine, culminata nell’arresto del 47enne, è nata, come detto, dalla denuncia della donna, una giovane connazionale bulgara, in Italia per lavoro. Ormai esausta dalla situazione che si era venuta a creare. Fino a quando non ha preso il coraggio a due mani ed è andata in caserma, a Gallipoli, per riferire dei soprusi che avrebbe subito nel tempo. Un racconto lungo, che parte da lontano. Ogni mese, iniziando dal 2008, infatti, la ragazza sarebbe stata costretta, sotto minaccia, a consegnare il compenso dell’attività di badante, che svolge regolarmente. Circa 700 euro, ogni volta, finiti regolarmente nelle mani dell’uomo.

Si stima che in questo modo Kotsev abbia sottratto non meno di 10mila euro. Sottoposto a perquisizione, il bulgaro è stato trovato con mille e 310 euro in contanti, soldi che i carabinieri hanno sequestrato, poiché ritenuti frutti del lavoro della malcapitata, finiti nelle tasche del presunto aguzzino. Il quale, e non è un dettaglio, non abita in Italia, ma in Bulgaria. Come detto, sembra che Kotsev andasse avanti e indietro dal suo Paese, proprio per ritirare i soldi e poi fare rientro. E questo fatto apre un inquietante interrogativo: possibile che l’uomo avesse sotto di sé diverse altre donne che svolgono lo stesso mestiere di badante e che giungesse in Italia, di volta in volta, a fare una sorta direcupero crediti? Saranno le successive indagini ad accertarlo, le quali potrebbero aprire lo spiraglio su mondo sommerso di soprusi. Per ora il 47enne è rinchiuso nel carcere di Lecce. Fonte: Lecce prima

http://www.sofiaoggi.com/Home-page/A-fuoco-Bulgaria/un-bulgaro-in-arresto-a-gallipoli.html

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