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domenica 19 settembre 2010

Un assurdo errore della procuratura per poco non lascia in libertà Alexey Petrov

Scritto da Lilia Rangelova   
Sabato 18 Settembre 2010 12:06
Aleksei_Petrov_003

I pubblici ministeri hanno separato illegalmente con un processo a parte i materiali di indagine relativi ad Alexey Petrov come guida di un’organizzazione criminale coinvolta nel racket e nell'estorsione. Tale è la conclusione fatta dalla Corte d'Appello di Sofia durante l'audizione di giovedì sulla misura di detenzione del suindicando capo del “polpo”. Ciò significa che le accuse contro Petrov cadono e restano solo accuse sullo sperpero di risorse di Kremikovtzi, frode fiscale e sfruttamento.

A questa situazione assurda si è arrivati una settimana fa, quando dall'inchiesta, che è popolare col nome di caso n°2 del 2010 dell'agenzia nazionale di investigazione, sono stati rimossi tutti materiali contro Alexey Petrov in una nuova, che ora ha il n° 74 del 2010. Ciò è stato fatto al fine di conseguire una maggiore efficacia delle accuse penali perché i reati di Petrov sono troppo numerosi da poter coprano un solo caso, ha spiegato l'accusa.
A causa dell’incertezza su quale sia il processo per cui è in fermo, il giudice ha chiesto una verifica della consulta nazionale e della casa circondariale di Sofia, che dimostrino che Petrov sia in custodia cautelare per il precesso n° 2, dal quale nel frattempo la procuratura lo ha liberato.
La Corte ritiene che questa "rimozione" è illegale, ma ha lasciato Petrov in custodia cautelare per la causa n° 2.
La difesa dell’accusato ha insistito che lui debba essere messo in libertà non solo perché è stato vittima di repressione politica, ma perché la sue condizioni di salute sono a rischio. Giovedi si è presentato davanti alla Corte d'Appello di Sofia con una ferita al naso e le dita della mano destra fasciate. Ha spiegato che il 12 settembre è caduto nella sua cella nella quale ha riportato le ferite

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